Sono sempre di più nel 2021 le persone che si rivolgono alle case di riposo per dare maggiore assistenza ai propri cari. Il momento in cui si decide di rivolgersi a una casa di cura arriva nell’attimo esatto che si prende coscienza che un proprio caro non è più in grado di gestirsi da solo ma che necessita di attenzioni e cure costanti. Nel momento in cui ci si rivolge ad una struttura di assistenza per anziani si è consapevoli del gesto d’amore che si sta compiendo verso il proprio caro genitore o nonno.
Giunti ad una certa età le condizioni fisiche di una persona subiscono dei cambiamenti o in alcuni casi anche dei peggioramenti dovuti a patologie pregresse, ciò porta ad una condizione in cui il proprio caro non riesce a gestirsi e vivere così da solo in sicurezza. A questo punto è giunto il momento di valutare il suo inserimento in una struttura specializzata in cui possa essere seguito 24h su 24 da personale medico e infermieristico.
La paura più grande di chi si avvicina per la prima volta ad una casa di riposo è quella che portando lì il proprio caro si potrà sentire solo e abbandonato costringendolo a vivere in un contesto diverso da quello a cui era abituato nella propria residenza. I timori però spariscono nel momento in cui si visita già dalla prima volta la casa di riposo in modo da poter constatare fin da subito l’ambiente accogliente che la circonda. Nelle strutture è presente sempre uno staff tra medici e infermieri, che hanno una grande professionalità ed umanità proprio per incentivare alla vita sociale i residenti.
L’obiettivo principale di chi andrà a vivere in una struttura tanto di chi accompagna il proprio caro nella stessa è quello di regalare una terza età serena, con cure specifiche per le proprie esigenze, ricca di esperienze e di relazioni interpersonali. Le strutture oggi sono strutturate in modo tale da stimolare la vita intellettuale, culturale e sociale dei propri ospiti.
All’interno delle case di riposo, sono presenti figure professionali che si occupano di pianificare, in accordo col quadro clinico di ciascun ospite, delle attività specifiche per incoraggiare gli scambi interpersonali e la vita sociale dei residenti. Essere attivi, avere delle sane abitudini, socializzare, leggere un buon libro, seguire un piano alimentare adeguato favorisce il buon umore.
Infatti ogni struttura è organizzata per poter svolgere attività manuali e operative, attività cognitive e giochi, attività motorie in linea con le caratteristiche fisiche e psicofisiche dei partecipanti, attività all’aperto, gruppi di lettura e feste a tema, tutto ciò viene ideato su misura per ogni residente presente nella struttura.
Le attività che vengono proposte sono infatti:
percorsi di riorientamento alla realtà: utile per rafforzare le informazioni di base dell’anziano relative alle coordinate spazio-temporali e alla loro storia personale, in modo da ricordare il passato ma guardano sempre al presente e al futuro.
training cognitivi: che consistono in esercizi per stimolare la memoria a breve e lungo termine attraverso percorsi di lettura e scrittura.
percorsi occupazionali: sono delle attività utili per prendersi cura della propria persona, giochi e lavoretti per aumentare l’indipendenza o prevenire la disabilità.
attività di socializzazione: in alcuni casi si organizzano uscite, feste, e momenti d’incontro per dare vita a momenti di felicità e spensieratezza.
Attraverso queste attività svolte nella casa di riposo si tende a motivare i residenti stimolandoli a relazionarsi con gli altri, affrontando e discutendo anche di argomenti del mondo circostante in modo da dare nuova vita agli stimoli esterni.
In questo articolo abbiamo visto l’importanza delle case di riposo per favorire la socialità degli anziani.
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